L'uomo si è da
sempre riunito in gruppi organizzati e si è dotato di leggi
per tutelare il quotidiano vivere pacifico. Di fronte a tali leggi
non ci sono differenze di diritto tra i cittadini stessi.
Più o
meno in modo ipocrita o utopistico si è sempre sostenuto
che:
OGNI CITTADINO E' UGUALE DAVANTI ALLA LEGGE.
Da poco tempo (inizio secolo scorso) questi diritti sono stati concessi
anche alle corporations equiparandole, sul piano
del Diritto Giuridico, alla Persona Fisica. In senso generale davanti
alla legge quindi i due attori hanno pari diritti.
Qual è il problema?
Queste nuove figure sono a tutti
gli effetti dei Fantasmi
Giuridici come sono stati profondamente analizzati dal
Prof. Giacinto Auriti anche ne "Il
Paese dell'Utopia" e in altri suoi scritti.
Sono entità sovranazionali che non hanno vita, né etica, né
morale e quindi non possono essere messe allo stesso livello
di esseri umani.
Anche il Presidente cileno Salvador
Allende ne
ha coraggiosamente denunciato le nefandezze alle Nazioni
Unite nel 1972 [vedi: Allende
contro le banche e le corporations]:
«Ci troviamo davanti a un vero scontro frontale
tra le grandi corporazioni internazionali e gli Stati. Questi
subiscono interferenze nelle decisioni fondamentali, politiche,
economiche e militari da parte di organizzazioni mondiali che non
dipendono da nessuno Stato. Per le loro attività non
rispondono a nessun governo e non sono sottoposte al controllo di
nessun Parlamento e di nessuna istituzione che rappresenti l'interesse
collettivo. In poche parole, la struttura politica del
mondo sta per essere sconvolta. Le grandi imprese multinazionali
non solo attentano agli interessi dei Paesi in via di sviluppo,
ma la loro azione incontrollata e dominatrice agisce anche nei Paesi
industrializzati in cui hanno sede. La fiducia in noi stessi,
che incrementa la nostra fede nei grandi valori dell'umanità,
ci dà la
certezza che questi valori dovranno prevalere e non potranno
essere distrutti.»
Altre considerazioni si possono trarre dall'imperdibile
"The Corporation" un film-denuncia
di Mark Achbar, Jennifer Abbott & Joel Bakan, in cui viene fatta
anche una disanima dal punto di vista 'psicologico'
di una corporazione e ne vengono tracciate le psicosi.
Esempi
A causa di questa estensione
che rende una corporation pari ad un cittadino di fronte alla legge
potremmo assistere (come infatti spesso assistiamo) a un contenzioso
legale (Civile e/o Penale) tra mega-aziende-sovranazionali contro
cittadini in carne e ossa.
Per i primi (le corporations) l'oggetto della contesa è
un mero profitto economico, un fatto tecnico, di potere, un calcolo.
Per i secondi si tratta invece di diritto alla sopravvivenza e
quindi (in teoria) diritto inalienabile di ogni uomo e popolo. Mi
riferisco all’accesso
e all’uso
di acqua, terre coltivabili, zone di pascolo o transito ecc..
Non dimentichiamo la sanguinosa prova di forza della Bechtel (legata
a Bush e ad altri sanguinari Presidenti USA) nella città di Cochabamba,
in Bolivia. Per legge era vietata la raccolta dell'acqua piovana!
Non c'è molto da aggiungere, no?
Quindi queste corporations hanno conseguito il diritto di
perseguitare un intero popolo, prima sottomettendolo a strozzinaggio
per pagare il più elementare, naturale e vitale degli elementi
della natura, poi pretendendo [per legge!] un risarcimento
per via della sacrosanta ribellione che il popolo tutto ha sollevato
verso l'usuraio straniero! Oltre al danno la beffa!
Non esistono limiti, quindi?
Si, ci sono i limiti ma se si dimostrano troppo fastidiosi basta
semplicemente spostarli. Le corporations oggi fanno spostare questi
limiti appena li intravedono all'orizzonte. Una telefonata e appare
una firma su un Decreto Legge oppure un Esercito, a seconda del
luogo e della bisogna.
I limiti posti dalle persone sagge sono troppo restringenti per
queste associazioni a delinquere. Le leggi-limite di ogni paese
vanno spostate, allargate o ristrette secondo il caso
ma comunque alterate per adeguarsi ai bisogni di questi mostri immorali.
Notizia recente: la Banca Mondiale rifiuterà prestiti e aiuti
economici a quei paesi i cui governi non si impegneranno formalmente
a privatizzare lo sfruttamento delle risorse idriche [zmag.org].
Un altro esempio?
Il 16 Marzo 2006 i legislatori degli
Stati Uniti hanno spostato, di nuovo, il limite massimo
di indebitamento federale. E' la quarta volta in cinque anni. Ora
il tetto-limite è stato fissato
a 9 (nove) mila-miliardi* di dollari.
Camera, Senato, Congresso, Presidente..
tutti d'accordo!
Attualmente il debito è di 8,3 trilioni di dollari.
A quando il
nuovo.. spostamento? [1]
Casi più o meno eclatanti e frivoli.
• Quante volte ascoltiamo al telegiornale di regime
che l'inquinamento cittadino è in aumento? Le autorità allora cosa
fanno? Blocco del traffico, domeniche a piedi. Ed è tutto!
Naturalmente per addolcire la pillola il telegiornale
trasmetterà tutta una serie di servizi su quanto faccia bene camminare
a piedi per la propria città, immagini felici di famigliole con
cane al seguito che sorridono beoti alla telecamera, pattinatori
e ragazzi con lo skate (normalmente ODIATI da tutti ora servono
per normalizzare l'animo cittadino).
Ma dopo un pò di
domeniche a piedi e con questa Natura insubordinata che
imperterrita non vuole far piovere per lavare i nostri peccati
di automobilisti incalliti e suicidi, cosa può fare un povero governante?
Impegnarsi per affrontare seriamente ed ETICAMENTE il problema o
spostare i limiti ed allargare il range dei valori ammessi dalle
centraline di rilevamento?
• Quando iniziò la crisi della FIAT (e dell'intero settore
automobilistico) perché la gente non comprava più veicoli,
cosa si è fatto? Non
si è forse proposto di spostare il limite dei neopatentati
ai sedicenni?
• Ugualmente per quanto riguarda la velocità in autostrada:
spostare verso i 150Km orari il limite massimo, ignorando
tutti gli studi e le statistiche che indicano nell'eccessiva velocità
la causa mortale degli incidenti stradali.
• Siamo arrivati a spostare il tempo, quando c'è
stato il bisogno economico di farlo, saltando due volte l'anno tra
l'ora legale e l'ora solare (sic!).
In soldoni
In conclusione l'uomo sta perdendo di vista i limiti, di
diverso tipo, sia quelli imposti da lui stesso, che cambia
a piacimento per un più vantaggioso ritorno economico, sia
quelli della Natura, ad esempio spostando i
limiti di costruzione lungo una costa o su una montagna (per poi
piangersi addosso in caso di calamità del tutto naturali ma che
si trasformano in tragedie per aver osato costruire e abitare in
luoghi non adatti).
Ogni ostacolo viene aggirato o viene divelto il paletto precedentemente
messo come segnale, spesso di pericolo o quanto meno in funzione
di soglia di attenzione.
________________________________________________________________
* il trillion americano non si traduce con il nostro trilione.
1 trillion = 1.000 miliardi (10 alla 12)
1 trilione = 1 miliardo di miliardi (10 alla 18)
[1] addendum::CVD: ..ci chiedevamo "A quando il
nuovo.. spostamento?".. beh.. è arrivato: (stili miei) |
Usa: alzato tetto debito di 290 mld
giovedì, 24 dicembre 2009 - 16:47 CET
(ANSA) - NEW YORK, 24 DIC (Francoforte: 864407 - notizie) -
Il Senato americano ha alzato di 290 miliardi di dollari a 12.394 miliardi di dollari il tetto del debito pubblico.
Il via libera al fine di impedire che il governo possa incontrare limiti al finanziamento per il rilancio dell'economia.
La misura, gia' approvata dalla Camera, ha ricevuto 60 voti a favore e 39 contrari. Nessun repubblicano ha votato l'aumento del tetto del debito. |
addendum II.. a proposito di spostare i paletti per comodità economica: |
Russia elimina due fusi orari per dare spinta a economia
domenica, 28 marzo 2010 - 12:52
La Russia, il più esteso paese del mondo, ha ridotto oggi da 11 a nove le proprie zone orarie, dopo che il presidente Dimitry Medvedev aveva detto che la decisione potrebbe rendere più facile gestire il paese e rafforzare la sua economia.
In un discorso sullo stato della nazione pronunciato nel novembre scorso aveva detto che la Russia, i cui confini vanno dall'Europa all'Asia, avrebbe dovuto ridurre il numero dei suoi fusi orari e che la Cina e gli Stati Uniti amministrano in modo efficiente, con parecchie zone orarie e in meno.
La scorsa settimana poi Medvedev ha ordinato al governo di tagliare i fusi orari, affermando che "ciò può contribuire a immettere nuova linfa nelle attività imprenditoriali".
Mentre la Russia metteva le lancette un'ora avanti per adeguarsi all'orario legale, le penisole di Chukotka e Kamchatka, vicine all'Alaska, passavano da nove a otto ore prima di Mosca, entrando nella stessa zona oraria della regione di Madagan.
La regione di Samara, bagnata dal Volga, e Udmurtia negli Urali hanno invece perso l'ora di anticipo su Mosca, adeguandosi al suo orario.
Kemerovo, la sola regione siberiana quattro ore avanti Mosca, è stata unita ad altre tre regioni che sono tre ore in anticipo sulla capitale russa.
Medvedev ha comunque ipotizzato che i fusi orari potrebbero essere ridotti a cinque.
da: http://it.finance.yahoo.com/notizie/russia-elimina-due-fusi-orari-per-dare-spinta-a-economia-reuters_ids-a2e7a659294e.html?x=0 |
addendum III |
Geithner chiede al Congresso di alzare il tetto del debito pubblico contro il rischio default
6 gennaio 2011
Geithner chiede al Congresso di alzare il tetto del debito pubblico contro il rischio default
6 gennaio 2011
Il segretario del Tesoro Timothy Geithner ha inviato una lettera al capogruppo democratico al Senato, Harry Reid, chiedendogli di sottoporre al Congresso una proposta di legge per alzare il tetto del debito pubblico che nei giorni scorsi ha toccato quota 14.000 miliardi di dollari. Il limite attuale é di 14.300 miliardi e di questo passo rischia di essere raggiunto entro la fine del trimestre. Nella lettera, afferma che senza azione il rischio è un default.
I legislatori americani hanno alzato il tetto del debito pubblico un anno fa ma, di questo passo, i 14.300 miliardi di dollari fissati attualmente potrebbero essere superati, fra il 31 marzo e il 16 maggio, osserva Geithner invitando all'azione.
Ogni eventuale aumento del tetto del debito dovrà essere accompagnato da tagli alla spesa. ha spiegato, in una nota, lo speaker della Camera John Boehner. «Gli americani non sosterranno un aumento del tetto a meno che non sia accompagnato da una significativa azione del presidente e del Congresso per tagliare la spesa».
Ma Geithner, nella lettera, argomenta che pur incisivi tagli alla spesa pubblica farebbero ritardare il raggiungimento del tetto di non più di due settimane.
Rischi
In assenza di azione, quindi, c'è il rischio default. Un default che avrebbe conseguenze catastrofiche e sarebbe più doloroso della crisi 2008-2009. «Un default - scrive Geithner - avrebbe conseguenze negative sullo status di rifugio sicuro dei titoli di Stato americani e sul ruolo dominante del dollaro nel sistema finanziario internazionale».
Un funzionario del Tesoro ha sottolineato che, nonostante l'ampio dibattito in corso sul tetto, l'amministrazione si aspetta che il Congresso «faccia la scelta responsabile», come in passato. |
addendum IV (febbraio 2014) |
Stati Uniti: sfondato tetto debito pubblico. Verso un nuovo default?
9 febbraio 2014 | Filed under: Economia, Notizie and tagged with: debito pubblico, default, Jacob Lew, Obama, Stati Uniti
barack_obama_debito_pubblico_Stati_Uniti
In base all’accordo di bilancio approvata dal Congresso nel mese di ottobre 2013, il limite del debito pubblico americano è stato sospeso fino al 7 febbraio 2014.
A partire da tale data, il limite del debito torna al suo livello attuale di 17.200 miliardi dollari.
Nel caso in cui il Congresso non riesca a concordare tale importo entro il 27 febbraio, il governo americano sarà costretto a default sul proprio debito, una mossa che avrebbe non poco impatto sui mercati globali.
Fonte: http://rt.com/usa/us-debt-lew-treasury-173/
Stati Uniti. Lew, Congresso intervenga subito su innalzamento limite del debito
Il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Jacob Lew ha dichiarato che “nell’arco di pochi giorni terminera’ la sospensione temporanea del limite del debito”. Percio’, a meno che il Congresso non intervenga subito ad alzarlo, “il dipartimento del Tesoro sara’ costretto a mettere in atto misure straordinarie”, per superare il tetto del debito Usa che al momento ammonta a circa 17,3 miliardi di dollari.
“A differenza di altre volte – ha poi aggiunto – in cui abbiamo dovuto far ricorso a misure urgenti per continuare a finanziare il governo, questa volta serviranno solo a guadagnare un po’ di tempo”.
Lew si e’ dunque appellato al Congresso affinche’ “agisca immediatamente per estendere la possibilita’ di sforare il debito”. (fonte AFP). ASCA 3 febbraio 2014 |
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LA GUERRA DELL’ACQUA
Nel 1999 Banzer ebbe
la felice idea di privatizzare l’acqua nel dipartimento
di Cochabamba, terza città boliviana,
capoluogo dell’omonimo tropico in cui le piantagioni
di coca rappresentavano l’unica difesa contro la fame
degli indios del luogo.
Il processo di privatizzazione
del sistema idrico cochabambino è avvolto nelle oscurità del
palazzo del governo. L’unica cosa che si potè immediatamente
constatare fu un aumento del prezzo dell’acqua fino
al 300%, aumento che andava direttamente nelle tasche dei
signori dell’impresa privata “Aguas del Tunari
S.A.”, ramificazione locale del gigante statunitense Bechtel.
Una multinazionale – con sede in San Francisco, California – che
nel 2001 ha presentato un saldo attivo pari al doppio del
prodotto interno lordo della Bolivia.
In pochissimi mesi gli indios
si trovarono costretti a scegliere se mangiare o pagare l’acqua
per bere e per l’irrigazione dei campi. Nell’aprile
del 2000 iniziarono le prime manifestazioni. I cocaleros,
gli indios coltivatori della foglia di coca, iniziarono a
bloccare le strade di collegamento tra Cochabamba, La Paz
e Santa Cruz, ovvero le uniche strade in grado di garantire
lo scambio di merci all’interno del Paese. A capo del
sindacato cocalero era Evo Morales Ayma.
In agosto gli scontri più feroci:
i dalmatas della GES armati fino ai denti da un lato, i cocaleros
e le loro pietre e i loro bastoni dall’altra. Una volta
sepolti i morti, uomini vecchi o donne che fossero, forse
anche per coprire questa carneficina, il governo, dopo poco
più di sei mesi, rescisse il contratto con la “Aguas
de Tunari S.A.”.
IL RISARCIMENTO
La Bechtel, ovviamente, ha chiesto il risarcimento per i “danni
subiti” a causa della rescissione del contratto prima
dei 40 anni previsti dall’accordo. Cifra richiesta
a uno dei paesi più poveri del mondo: 25 milioni di
dollari.
[continua..] |
Buone notizie:
Bolivia: multinazionali acqua rinunciano a risarcimento
Dopo mesi di mobilitazioni e di campagne orchestrate in America Latina, in Spagna ed in Italia, le multinazionali Bechtel, Edison-Aem e Abengoa hanno deciso di ritirare la domanda di indennizzo di 25 milioni di dollari presentato alla Banca Mondiale per il risarcimento del “mancato lucro” derivato dal fallimento della privatizzazione dell’acqua in Bolivia. Il consorzio di multinazionali occidentali aveva privatizzato il bene idrico nella città di Cochabamba, triplicando le tariffe ed escludendo il 50% della popolazione dall’accesso al servizio idrico. In quattro mesi di mobilitazioni e dopo la morte di cinque persone ed il ferimento di altre centinaia causato dalla repressione militare, il popolo di Cochabamba riuscì a cacciare il consorzio ed a riappropriarsi dell’azienda municipale. La proposta è arrivata dagli uffici delle multinazionali che chiedono di trovare un “soluzione amichevole” alla vicenda. Fonte: Latinoamerica |
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Congress
Sets New
Federal Debt Limit:
$9 Trillion
(by David Welna)
Morning Edition, March 16, 2006 · Faced with a
potential government shutdown, the Senate votes to raise
the nation's debt limit for the fourth time in five years.
The bill passed by a 52-48 vote, increasing the ceiling
to $9 trillion. The bill now goes to the president.
The debt now stands at more than $8.2 trillion.
[continua..] |
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testi e film consigliati
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