SECONDO GLI ESPERTI DI IGB LE COSE DOVRANNO ANDARE COSI': |
18 SETTEMBRE 2006 |
da: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2006/09_Settembre/17/padoa.shtml
Ma l'anno prossimo la crescita calerà per effetto della manovra
Padoa-Schioppa: «Pil +1,6% nel 2006»
Il ministro dell'Economia all'Fmi: il rapporto deficit/Pil scendera sotto il 3% nel 2007, occupazione in aumento
ROMA - Il ministro dell'Economia, Tommaso Padoa Schioppa , prevede che il pil italiano crescerà dell'1,6% quest'anno, «con un marginale incremento rispetto all'1,5% fissato nel Dpef». Il numero uno di via XX Settembre ha fornito la sua stima nel corso di un intervento presso l'Imfc, braccio operativo del Fmi (il Fondo monetario internazionale), durante il quale ha riconfermato l'intenzione del governo di portare il rapporto tra deficit e pil sotto il 3% nel 2007 e ricordato i 35 miliardi di manovra indicati nel documento di programmazione approvato dal Parlamento nel luglio scorso.
RAPPORTO DEFICIT-PIL SOTTO IL 3% NEL 2007 - Padoa-Schioppa ha anche indicato che il rapporto tra deficit e pil scenderà «ad almeno al 4% nel 2006 dal 4,1% del 2005».
Il rapporto tra debito e pil «rimarrà sotto il 108%» quest'anno.
«Il governo italiano - ha affermato il Ministro - è impegnato a ridurre il rapporto tra deficit e pil sotto il 3% nel 2007, con una riduzione aggiustata per il ciclo pari all'1,6% tra 2006 e 2007, e a portare il rapporto tra debito e pil sotto il 100% nel 2011.
Il Dpef stabilisce un totale di 35 miliardi di euro (2,3% del pil) in tagli alle spese e maggiori entrate e 15 miliardi (1% del pil) in spese per politiche di sviluppo nel 2007. Il consolidamento di bilancio netto ammonta a 20 miliardi (1,3% del pil). Le misure, ha avvertito Padoa-Schioppa, «avranno un effetto negativo temporaneo sulla crescita del pil nel 2007. L'effetto positivo emergerà gradualmente dopo, elevando il potenziale di crescita».
In generale, il ministro si è mostrato piuttosto ottimista sugli andamenti economici. »Sta proseguendo una ripresa della domanda domestica. I consumi beneficeranno dell'atteso aumento del reddito reale disponibile«. Inoltre, l'inflazione resta bassa anche grazie alle liberalizzazioni nei settori dei beni e dei servizi. In ripresa appaiono anche le esportazioni, anche se il contributo della domanda esterna alla crescita rimarrà vicino alllo zero nel 2006 e diventerà «leggermente negativo a causa delle maggiori importazioni». Buone notizie dal mercato del lavoro con l'occupazione in crescita dello 0,6% quest'anno dopo la contrazione dello 0,4% registrata nel 2005.
18 settembre 2006 |
1 OTTOBRE 2006 |
da:
http://it.news.yahoo.com/01102006/201/prodi-entro-2007-rapporto-deficit-pil-3.html
Prodi: ''Entro il 2007 rapporto deficit-pil sotto il 3%''
ADN Kronos - Dom 1 Ott
Milano, 1 ott . (Adnkronos) - ''Nel 2007 entreremo stabilmente sotto il 3% nel rapporto deficit-Pil evitando interventi incisivi per i prossimi anni''. A sostenerlo è il presidente del Consiglio Romano Prodi oggi a Milano nel corso della conferenza stampa sui punti essenziali della Finanziaria.
''Mettiamo quindi tutte le premesse per tenere i conti a posto anche nei prossimi anni - ha aggiunto Prodi incontrando i giornalisti dopo il suo intervento al Centenario della Cgil - anche perché negli ultimi 5 anni l'Italia è stata l'ultima della classe di tutti i 25 Paesi europei''.
Quanto ai tagli, secondo Prodi ''sono necessari per rendere efficiente la spesa pubblica. La macchina dello Stato deve essere messa in ordine per potersi muovere agilmente. Sapremo superare l'evasione e l'elusione fiscale non aumentando le imposte facendo pagare a chi non le paga''. ''L'equità è fondamentale per comprendere questa Finanziaria - ha proseguito Prodi - anche perché l'Italia è diventata, negli ultimi anni, il Paese delle grandi differenze dove a pagare sono solo coloro con i redditi medio bassi. Le imposte saranno ridotte per tutti quelli che guadagnano meno di 40 mila euro l'anno e rappresentanto il 90% dei contribuenti''. Per quanto riguarda gli assegni familiari ''chi guadagna 21.500 euro l'anno avrà un aumento netto di 400 euro se ha un figlio a carico e del doppio se ne ha due. In pratica - ha concluso Prodi - abbiamo fatto un programma che possiamo mantenere''. ''E' una manovra molto importante, di grande dimensioni e di grande significato - ha aggiunto -. Una manovra da 33,4 miliardi di euro, una cifra nata dal fatto che lo Stato è stato amministrato male in questi ultimi anni. I conti erano così disastrosi che era perfino complicato leggerli. I condoni hanno creato un'incertezza sulle entrate perché hanno dato l'impressione che fosse possibile risolvere il problema dell'evasione. Negli anni scorsi - ha ricordato Prodi - l'avanzo primario è stato azzerato e gli sono stati tolti tutti i fondi ad esempio per la cultura e l'ambiente. Con la Finanziaria 2007 abbiamo invertito questa tendenza''. E a proposito delle manifestazioni annunciate dall'opposizione, ha osservato: ''Sento parlare di proteste e di manifestazioni di piazza. Però devo dire che questa Finanziaria è una Manovra di sviluppo e di giustizia sociale, una Manovra che non si vergogna di aiutare i più deboli. Credo che una manifestazione contro questa Finanziaria, una Finanziaria che aiuta i deboli, possa essere politicamente rischiosa''. Da parte sua il ministro dell'Econonomia Tommaso Padoa-Schioppa ha sottolineato: ''Abbiamo riportato i conti fuori dalla zona rossa''. ''Siamo in pieno rispetto dell'impegno che il governo precedente aveva preso con l'Europa - ha evidenziato -. Le misure hanno un valore struttuale e negli anni a venire miglioreranno''. (Adnkronos) |
13 NOVEMBRE 2006 |
da: http://www.repubblica.it/2006/11/sezioni/economia/conti-pubblici-29/previsioni-fmi/previsioni-fmi.html
L'ispettore del Fondo, Leipold, illustra i risultati della sua missione a Roma
Giudizi positivi su lotta all'evasione e cuneo fiscale, bocciata la manovra sul Tfr
Rapporto deficit/pil, Fmi ottimista
"Nel 2007 Italia sotto il 3 per cento"
Confermate le previsioni di crescita positive: nel 2006 +1,75%
Alessandro Leipold, capo ispettore del Fmi
ROMA - L'economia italiana crescerà dell'1,75% quest'anno e dell'1,5% il prossimo.
La stima è stata fornita dal capo degli ispettori del Fondo Monetario Internazionale, Alessandro Leipold, al termine della sua missione in Italia: "Rispetto all'anno scorso sono più ottimista. C'è una ripresa in atto che ha una buona ampiezza e interessa vari settori", ha detto nel corso di una conferenza stampa.
Secondo Leipold il rapporto tra deficit e Pil tornerà sotto il 3 per cento entro il 2007.
"Nel complesso - ha spiegato - pensiamo che il deficit potrà scendere sotto il 3% nel 2007". "La Finanziaria - ha proseguito - rispetta gli impegni sul saldo presi con l'Unione europea, per questo invitiamo a far passare la Finanziaria in modo che questo obbligo venga rispettato"."Il deficit per l'anno in corso - ha detto ancora Leipold - darà un buon risultato, migliore del 3,5% previsto, al netto però della sentenza Iva che complica le cose". Il rappresentante del Fmi ha sottolineato poi la "fortissima crescita delle entrate". La lotta all'evasione fiscale, ha aggiunto, "è sacrosanta e credibile se non si fanno ulteriori condoni". Meno positivi i toni usati da Leipold riguardo al taglio della spesa pubblica. Nel 2006, ha fatto notare, "per la prima volta si va oltre il 40% del pil e precisamente il rapporto spesa-pil è del 42%. Si tratta di una crescita ininterrotta negli ultimi sei anni". Critico l'esponente del Fmi anche sul provvedimento relativo al prelievo del Tfr. La norma, ha affermato, "non è una operazione di risanamento ma un prestito su obbligazioni future che va restituito". Diverso il giudizio sul cuneo fiscale e l'aliquota uniforme sui risparmi. Il primo, ha precisato Leipold, "aiuta la competitività delle imprese", mentre il secondo "è in linea con le best practices internazionali, in termini di trasparenza". "Il rapporto del Fmi è per noi motivo di conforto e fiducia", ha commentato il ministro dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa. (13 novembre 2006) |
INTANTO: |
1 MARZO 2007 |
da: http://www.kataweb.it/news/item/285257/istat-nel-2006-deficit-pil-al-4-4
Istat: nel 2006 deficit/Pil al 4,4%
1 marzo 2007 alle 13:06
Secondo i dati Istat lo scorso anno l’economia è cresciuta dell’1,9%, il rapporto deficit/Pil, però, è balzato al 4,4%, il livello più alto degli ultimi 10 anni. Un indebitamento record dovuto soprattutto ai rimborsi Iva sulle auto azien- dali. Padoa-Schioppa fiducioso: il governo aveva previsto un 4,8%, quindi avanti con il risanamento . Intanto a febbraio il fabbisogno statale cresce |
TERREMO TRACCIA DELLE NOTIZIE PER TUTTO IL 2007.. DI |
continua.. |
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