Il signoraggio sul signoraggio (a cura di Sandro Pascucci - traduzione di flykite per www.signoraggio.com) |
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Brown presenta alle banche che emettono banconote proprie un conto di 80 milioni di sterline Le otto banche commerciali della Scozia e dell'Irlanda del Nord che conservano il diritto di emettere proprie banconote dovranno pagare collettivamente una somma di 80 milioni di sterline all'anno per questo privilegio, secondo il programma stabilito ieri da Gordon Brown. Il Ministero del Tesoro ha pubblicato un documento consultivo circa i suoi piani di "rafforzare e modernizzare" gli storici accordi risalenti ad un secolo e mezzo fa, che hanno permesso alla Scozia e all'Irlanda del Nord di continuare ad avere le proprie banconote. Ma un vantaggioso effetto collaterale della programmata "modernizzazione", per il Ministero del Tesoro, sarà che lo scozzese Brown, evidentemente niente affatto influenzato da sentimenti di patriottismo verso le banche scozzesi interessate, potrà assicurare alle cassa dello Stato un extra-introito di 80 milioni all'anno per abbassare il debito pubblico del Regno Unito. Le spese addizionali che dovranno essere sostenute da alcune delle otto banche - Bank of Scotland, Royal Bank of Scotland, Clydesdale Bank, Bank of Ireland, First Trust Bank, National Bank, Northern Bank and Ulster Bank - derivano dal fatto che esse sono obbligate per legge a garantire le banconote da loro emesse con riserve di altri beni esenti da rischio, come garanzia per gli utenti. In origine questa garanzia per le banconote scozzesi e nordirlandesi doveva essere in monete d'oro o d'argento. Oggi è in gran parte sotto forma di banconote della Banca d'Inghilterra. Ma, poiché la garanzia per l'emissione di banconote da parte di queste otto banche viene controllata ufficialmente solo una volta alla settimana, alla chiusura delle operazioni, cioè ogni Sabato, alcune di esse usavano come garanzia, durante la settimana, dei beni "alternativi". In questo modo esse ottenevano il vantaggio di non pagare i costi dei cosiddetti diritti di "signoraggio" dovuti alla Banca d'Inghilterra quando le sue banconote costituiscono la garanzia - diritti che si aggiungono ora agli 80 milioni di sterline l'anno e vanno infine al Ministero del Tesoro. Brown ha deciso che questa pratica dà alle otto banche in questione un ingiusto vantaggio rispetto ad altri istituti, e di fatto decurta le entrate del Tesoro. Il Ministero del Tesoro propone un disegno di legge che obblighi tutte e otto le banche scozzesi e nordirlandesi a garantire le loro banconote sempre con le banconote della Banca d'Inghilterra. Anche la supervisione degli assetti sarebbe svolta dalla Banca d'Inghilterra e non più dai Direttori del Fisco, che ora vigilano su di essi. Le otto banche in questione hanno dichiarato che avrebbero collaborato con i consulenti del Tesoro. Un diritto storico gelosamente conservato LA Scozia e l'Irlanda del Nord costituiscono un caso più unico che raro nel loro conservare il diritto legale per le loro banche commerciali di emettere moneta, un privilegio che nella maggior parte dei paesi è riservato ad una banca centrale nazionale come la Banca d'Inghilterra (scrive Gary Duncan). Il diritto di Bank of Scotland, Royal Bank of Scotland e Clydesdale Bank e delle loro controparti in Irlanda del Nord di stampare banconote è un retaggio storico - e di quelli che sono stati gelosamente conservati, anche perché esso è per le banche un prezioso strumento di mercato di cui le loro concorrenti sono prive. La Banca di Scozia emette banconote dal 1695: è stata una delle prime banche del mondo a farlo. La cosa interessante è che non esiste in Scozia alcun concetto di valuta legale, poiché né le banconote scozzesi né quelle della Banca d'Inghilterra possiedono questo status. 26 Luglio 2005 ______________________________________________________________________________ |
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04/02/2008 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.5 [http://www.signoraggio.com/signoraggio_ilsignoraggiosulsignoraggio.html] |