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Dossier Signoraggio - Buontempo
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Seguiamo le iniziative sul signoraggio del deputato Teodoro Buontempo.

10 AGOSTO 2007

RISERVE AUREE: BUONTEMPO, MANOVRA PER ARRICCHIRE LE BANCHE

(ANSA) - ROMA, 9 AGO - "Prodi non puo' vendere l'oro finche' la Banca d'Italia non sara' pubblica": lo afferma Teodoro Buontempo, presidente di La Destra, ricordando come esista una legge che prevede, entro il 2008, il ritorno della Banca d'Italia nella proprieta' pubblica.
"La ventilata vendita dell'oro - comportera', se attuata in questo momento, un beneficio minimo per le casse dello Stato che incasserebbe solo la plusvalenza della vendita, il resto del ricavato finirebbe spartito tra le banche italiane che detengono la proprieta' della Banca d'Italia" ha puntualizzato il deputato.

"Cio' e' inaccettabile, anche in considerazione del fatto che le banche private sono diventate proprietarie della Banca d'Italia 'contra legem', aggirando a suo tempo la normativa originaria che disponeva la proprieta' pubblica della principale istituzione monetaria del paese".

"'Con questa manovra si prospettano benefici, ancora una volta, per i poteri forti e si danneggiano i sacrosanti interessi del Paese, dei cittadini e proprio con l'incredibile scusa di fare il bene di lavoratori e pensionati. A settembre interroghero' a fondo il Governo sulle politiche stravaganti, partigiane e pericolose che vengono fatte - conclude - con i soldi dei cittadini". (ANSA).

PH 09-AGO-07 15:57

07 AGOSTO 2007

Dalla segreteria dell'onorevole Teodoro Buontempo:

Apc-BANCHE/ BUONTEMPO:

CONTINUO LOTTA CONTRO SIGNORAGGIO

Impoverisce italiani, gonfia tasche banchieri

Roma, 7 ago. (Apcom) - "Voglio rassicurare i cittadini che anche da presidente della 'Destra' continuerò con lo stesso impegno la lotta all'assurdo privilegio del signoraggio che impoverisce tutti gli italiani per gonfiare le tasche di qualche grasso banchiere".

Lo ha dichiarato Teodoro Buontempo, presidente della 'Destra'.

"Cancellare il signoraggio è un'azione urgente per il bene dell'economia intera ed è una battaglia che non si può definire 'di destra' o 'di sinistra': è una cosa da fare presto e tutti i cittadini subiscono un danno quotidiano dalla situazione vigente, della quale politica ha paura anche solo di parlare per timore di sfidare i poteri forti. Ho portato l'argomento in aula durante la discussione del cd. Bersani due e ho chiesto al governo di impegnarsi contro il signoraggio: ho ricevuto un netto rifiuto; non solo, il comportamento della presidenza Bertinotti ha riconfermato la vergogna della politica ad affrontare questo tema", ha aggiunto.

"Eppure l'opinione pubblica - ha sottolineato Buontempo - sta aprendo gli occhi e molti cittadini hanno espresso la loro protesta contro il signoraggio. Il potere giudiziario si è dichiarato incompetente a intromettersi nella politica monetaria, a difendere gli italiani contro un meccanismo che li impoverisce tutti dovrebbe pensare la Banca d'Italia; peccato che la Banca d'Italia sia di proprietà delle banche stesse e quindi il controllato comanda sul controllore".

"Credo quindi che sia altrettanto urgente applicare la legge approvata nel 2005 dal centrodestra e far tornare di proprietà pubblica la Banca d'Italia. Solo così la più importante istituzione finanziaria del paese potrà svolgere le sue funzioni di controllo. Sono due battaglie inseparabili - ha concluso il deputato, da poco uscito da Alleanza nazionale e attualmente iscritto al gruppo misto di Montecitorio - annullamento o disattivazione dei danni prodotti dell'assurdo privilegio del signoraggio e ritorno della Banca d'Italia nell'ambito della res publica".

Red/Tom


14 GIUGNO 2007

Video dell'intervento dell'on. Buontempo alla Camera:


14 GIUGNO 2007

IL GOVERNO AMICO DEI BANKIERI RIFIUTA DI PARLARE DI SIGNORAGGIO

Discussione (dal resoconto stenografico del 12 giugno 2007, seduta 168)

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 2272-bis-A )

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (vedi l'allegato A - A.C. 2272-bis sezione 11).
[...].
Invito il rappresentante del Governo ad esprimere il parere.
[...]
FILIPPO BUBBICO, Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico.
[...]
Il Governo accetta l'ordine del giorno Provera n. 9/2272-bis/2,
mentre non accetta l'ordine del giorno Buontempo n. 9/2272-bis/3.
[...]
PRESIDENTE. Chiedo al deputato Buontempo se insiste per la votazione del suo ordine del giorno n. 9/2272-bis/3, non accettato dal Governo.
TEODORO BUONTEMPO. Presidente, da un Governo così amico delle banche non potevo che aspettarmi un parere contrario. C'è una sorta di ipocrisia e di vergogna a non voler mai affrontare il problema del signoraggio; c'è come un
timore anche a discuterne. Eppure pochi sanno che la magistratura ha condannato la Banca d'Italia a risarcire i cittadini che hanno fatto ricorso contro il signoraggio, un privilegio; la Banca d'Italia ha dovuto pagare.
Questa notizia, che resta segreta, non la fanno conoscere...
[...]
PRESIDENTE. Passiamo ai voti
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull'ordine del giorno Buontempo n. 9/2272-bis/3, non accettato dal Governo.

(Segue la votazione).
Dichiaro chiusa la votazione.
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni - votazione n° 32).
(Presenti 457
Votanti 451
Astenuti 6
Maggioranza 226
Hanno votato sì 209
Hanno votato no 242).


07 GIUGNO 2007

Alla Camera oggi la discussione sul signoraggio..

A.C. 2272-bis-A
ORDINI DEL GIORNO

Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale.
N. 3.
Seduta del 7 giugno 2007

La Camera,

premesso che:

l'emissione di denaro in euro a favore dello Stato da parte della Banca d'Italia avviene dietro corresponsione alla banca stessa di debito pubblico;

la Banca d'Italia è di proprietà di privati che si arricchiscono commerciando i titoli di debito, mentre tale debito è pubblico e quindi a carico di tutti i cittadini;

dunque l'utilizzo della moneta euro rappresenta un costo per i cittadini italiani, che non sono più proprietari dell'istituto di emissione nazionale, come anche sono private le banche nazionali di molti Paesi d'Europa e la Banca centrale europea, le cui quote sono detenute dalle banche nazionali;

non vi è nessun motivo che legittimi questo stato di cose visto che la moneta è inconvertibile e non rappresenta alcuna riserva e si tratta quindi di un mero strumento cartaceo di rappresentazione di valori di scambio;

l'articolo 41 del provvedimento in esame mostra l'impegno del Governo a «favorire la modernizzazione degli strumenti di pagamento, riducendo i costi finanziari e amministrativi derivanti dalla gestione del denaro contante e dei titoli di credito cartacei» e per questo il Governo chiede la delega a riordinare «la disciplina in materia di sistemi di pagamento»,

impegna il Governo

a valutare l' opportunità di affrontare la questione del signoraggio vigente sull'utilizzo della moneta euro adottando i provvedimenti necessari ad eliminare i costi finanziari per i cittadini legati all'emissione di tale moneta.

9/2272-bis/3. Buontempo.
[http://www.camera.it/_dati/leg15/lavori/odg/cam/fascicoli/20070607/20070607o2272.htm]


18 MAGGIO 2006

Buontempo II
(di Sandro Pascucci - www.signoraggio.com)

Torna il Buontempo.. speriamo sia la volta buona!

LEGISLATURA XV

PROPOSTA DI LEGGE D'INIZIATIVA DEL DEPUTATO BUONTEMPO

Proprietà popolare della moneta e conto di cittadinanza

Presentata il 18 maggio 2006

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RELAZIONE

Onorevoli Colleghi! - Nella passata legislatura è stato necessario inserire nella riforma del risparmio disposizioni urgenti riguardanti la Banca d'Italia che hanno l'obiettivo di sanare le molte storture venute a verificarsi nell'assetto finanziario del Paese a causa della sua principale istituzione monetaria.

Lunghe ombre erano state gettate sulla proprietà della Banca d'Italia, sulla regolarità delle funzioni di controllo sul sistema bancario e sui meccanismi che regolano le relazioni finanziarie tra lo Stato, la Banca d'Italia stessa, le istituzioni finanziarie private e il pubblico. Tutti questi problemi sono stati affrontati; al contrario non si è affrontato il tema del debito creato in modo immotivato con l'emissione di banconote.
I meccanismi che regolano l'emissione della moneta sono stati oggetto di studi approfonditi, tra cui si segnalano quelli del professor Giacinto Auriti, ed esiste un forte movimento che con fondate argomentazioni denuncia l'esistenza di un iniquo arricchimento di pochi coi frutti del «signoraggio» a danno della finanza pubblica. Si ricorda che il «signoraggio» consisteva in quello che lo Stato ricavava dando alle monete messe in circolazione un valore d'acquisto superiore al valore del metallo in esse contenuto; oggigiorno, poiché le principali monete non contengono metalli preziosi, né sono convertibili in essi, né rappresentano un bene depositato che il portatore del biglietto possa reclamare, ma sono solo unità di misura realizzate con carta e inchiostro, il «signoraggio» è rappresentato dalla differenza tra il valore facciale delle cartamoneta e il costo di carta e inchiostro per stampare i biglietti.

È mia convinzione che non vi sia alcun motivo per cui l'uso delle banconote debba creare debito pubblico: come giustificazione non è possibile nominare la necessità di una riserva, i rischi di inflazione o la convertibilità.

Con il meccanismo attuale dello scambio tra Stato e Banca d'Italia di banconote in euro contro debito di Stato ad arricchirsi sono in pochi a danno di tutti.
Per modificare tale situazione si propone con questa proposta di legge di introdurre, nei meccanismi relativi all'emissione di moneta tra Banca d'Italia e sistema finanziario, un sistema di conti di cittadinanza gestiti senza profitto dalla Banca d'Italia, e in cui vanno a versarsi i frutti del signoraggio.

Senza interrompere i flussi di credito e di debito che si svolgono tra Stato e Banca d'Italia nelle operazioni di produzione della moneta, l'introduzione dei conti di cittadinanza permette di disinnescare la diatriba sul signoraggio, mettendolo nelle mani dei cittadini; inoltre l'esistenza dei conti di cittadinanza potrà permettere la creazione di altri strumenti, come il reddito di cittadinanza.
La gestione dei conti di cittadinanza grazie alle moderne tecnologie, e alla prescrizione che siano dei conti su cui non si effettuino operazioni quotidiane, è facilmente possibile, anche se riguardante diversi milioni di conti.

Nella proposta di legge si prescrive che il conto di cittadinanza sia attivato per il cittadino fin dalla nascita (o dall'acquisto della cittadinanza) ma che il conto non possa venire utilizzato dalla persona fino alla maggiore età, questo per dare garanzia al cittadino minorenne contro comportamenti scorretti e per garantire all'insieme dei conti di cittadinanza una base immobile che dia stabilità al sistema.
Al contempo la prescrizione che, raggiunta una certa consistenza del valore del conto di cittadinanza, il valore del deposito sia accreditato al cittadino adulto restituisce continuamente al popolo i frutti del signoraggio e dell'esercizio della Banca d'Italia, rifornendo al contempo il sistema bancario di capitali da gestire per conto del cittadino stesso.

L'articolo finale della proposta di legge, oltre a cancellare le norme in contrasto con l'istituzione dei conti di cittadinanza, abroga una norma del testo unico sulla circolazione dei biglietti di banca la quale prescrive l'esistenza di una fantomatica riserva a garanzia esclusiva per i portatori dei biglietti di Banca d'Italia che non è solo anacronistica, ma invero mendace.

Con questo meccanismo la Banca d'Italia e il sistema bancario privato svolgeranno la funzione pubblica della creazione di ricchezza legata all'emissione di denaro a favore degli italiani piuttosto che degli azionisti delle banche, a favore di tutti i cittadini e non soltanto di chi ha i fondi da investire in titoli di Stato.

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PROPOSTA DI LEGGE

Art. 1.
(Princìpi).

1. La moneta appartiene al popolo che la usa per perseguire gli scopi garantiti della Costituzione.

Art. 2.
(Conto personale di cittadinanza).

1. Tutti i valori emessi dalla Banca d'Italia appartengono al popolo italiano.
2. Presso la Banca d'Italia è attivato un conto personale per ogni cittadino italiano, denominato «conto di cittadinanza».
3. L'accensione del conto di cittadinanza avviene automaticamente entro due anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, per tutti i cittadini italiani, e successivamente a tale data entro tre mesi dalla nascita del cittadino o dal giorno in cui la persona diventa cittadino italiano.
4. Sul conto di cittadinanza non sono permesse operazioni se non quelle previste dalla presente legge.
5. Per il proprio conto di cittadinanza il singolo cittadino maggiorenne, o il tutore legale del cittadino maggiorenne incapace, può indicare un singolo conto corrente di riferimento presso un'istituzione bancaria.

Art. 3.
(Operazioni sul conto di cittadinanza).

1. Il valore delle banconote emesse da parte della Banca d'Italia in base all'art. 4, comma 1, del decreto legislativo 10 marzo 1998, n. 43 viene accreditato in frazioni uguali su tutti i conti di cittadinanza esistenti al momento dell'emissione.
2. I costi di stampa e di emissione delle banconote vengono rimborsati dallo Stato alla Banca d'Italia grazie ad un fondo apposito istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze alimentato dalla fiscalità generale.
3. Le operazioni della Banca d'Italia con il sistema bancario o con lo Stato avvengono attraverso i conti di cittadinanza, che vengono gestiti dalla Banca d'Italia gratuitamente.
4. Il valore delle banconote emesse costituisce una passività per i soli conti di cittadinanza; tale passività viene addebitata in frazioni uguali al momento in cui le banconote vengono scambiate con lo Stato o con gli istituti bancari.
5. Il valore delle attività scambiate con lo Stato o con gli istituti bancari per le banconote emesse viene accreditato sui conti di cittadinanza.
6. Al raggiungimento di un valore stabilito dal regolamento di cui all'articolo 4, il valore del credito accumulato sul conto di cittadinanza viene accreditato automaticamente e senza costi per il cittadino sul conto personale di riferimento di cui all'articolo 2, comma 5.

Art. 4.
(Disposizioni di attuazione).

1. Entro un anno dalla data di entrata in vigore della presente legge, il Ministro dell'economia e delle finanze adotta, con proprio decreto, il regolamento di attuazione delle disposizioni della presente legge.
2. Entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, la Banca d'Italia accredita il valore di tutti i crediti in suo possesso in frazioni uguali sui conti di cittadinanza esistenti al momento.
3. Dalla data di entrata in vigore della presente legge le operazioni della Banca d'Italia devono essere effettuate in osservanza della prescrizione della non riduzione del valore dei crediti e del patrimonio in possesso della Banca stessa.

Art. 5.
(Disposizioni finali).

1. Sono abrogati l'ultimo comma dell'articolo 15 del R.D. n. 204 del 28 aprile 1910 e tutte le norme in contrasto alle disposizioni della presente legge

[fonte: http://legxv.camera.it/_dati/lavori/schedela/apriTelecomando_wai.asp?codice=15PDL0002550]


15 NOVEMBRE 2005

«Bocciato, senz'andro bocciato!»

mail del 15/11/2005

L'emendamento Buontempo alla riforma sul risparmio riguardante, all'articolo 19, la Banca d'Italia e finalizzato all'introduzione dei conti di cittadinanza per assorbire i frutti del signoraggio è stato dichiarato "irricevibile" dal servizio assemblea della camera dei Deputati perché introduceva una innovazione in un testo in 2a lettura. Per tale motivo l'emendamento non è stato accolto e non verrà neanche pubblicato negli atti della Camera dei Deputati.

Distinti saluti
Segreteria Onorevole Buontempo
Marco Lombardi


03 OTTOBRE 2005

XIV LEGISLATURA - CAMERA DEI DEPUTATI

N. 6108

PROPOSTA DI LEGGE d'iniziativa del deputato BUONTEMPO
Proprietà popolare della moneta e conto di cittadinanza

Presentata il 3 ottobre 2005 [pdf originale]



07/06/2007 : signet@work : sandro pascucci : www.signoraggio.com v.0.5
[http://www.signoraggio.com/signoraggio_dossier_buontempo.html]