Da sempre l'Uomo ha visto le forze della natura come un qualcosa di imprescindibile forza e inalterabilità di azione.
Quando piove, piove.
Si corre al riparo piu' vicino e ci si sfoga un po' verso il governo, qualunque esso sia: «piove, governo ladro!».
Le siccità e le alluvioni erano e sono ancora degli eventi al di fuori della sfera di intervento umano.
«E per fortuna!», diranno i piu' saggi.
Analogamente a questo sentimento di impotenza nei confronti delle forze della natura l'uomo moderno ha sviluppato una sorta di amara rassegnazione verso le potenze che operano nel campo economico e finanziario.
Ad esempio i bankieri sono visti come dei sacerdoti inavvicinabili nei loro templi: le banke.
Essi incutono rispetto, piu' spesso timore.
Oggi le persone comuni guardano all'economia monetaria come si guardano le nuvole in cielo: le osservano quotidianamente e quindi sanno che esistono ma, non potendo interagire con esse, finiscono col considerarle inevitabili e ineluttabili.
Alla lunga ci si accontenta di conviverci subendo il minor danno possibile.
Il contadino sa bene che è pericoloso ignorare i fenomeni atmosferici. Ad esempio un addensamento di nubi foriero di pioggia fornisce al contadino notizie importanti sulle operazioni da compiere nell'immediato per la sua campagna (sistemare i suoi attrezzi, curare gli animali, la casa..).
Al cittadino basta un ombrello e non modificherà granché i progetti della sua giornata.
E il bankiere ? Egli è disinteressato al tempo meteorologico perché è sempre chiuso nella sua banka a stampare denaro che, con la truffa del signoraggio, gli permette di «svernare» su isole meravigliose dove non piove mai e il clima è perfetto tutto l'anno (in caso servisse cambiare aria prende l'aereo e cambia isola!).
Se minaccia pioggia il «contadino 'gnorante» corre a mettere a riparo ciò che si può danneggiare dall' acqua in arrivo e mette fuori ciò che invece necessita di essere lavato e innaffiato.
Non potendo controllare le nuvole il contadino si limita, nella sua «sapiente 'gnoranza secolare», a sfruttare i benefici e a limitare i danni dell'evento (del tutto naturale e periodico) che sta per accadere; questo perché non ha potere su di esso, non ha il controllo del tempo meteorologico. Se avesse un minimo controllo sui fenomeni atmosferici sarebbe un dio (o piu' probabilmente un contadino molto ricco!)
Il cittadino, che è istruito e intelligente, sarebbe felice se avesse il potere di scegliere il clima perché finalmente azzeccherebbe le giuste scarpe e il giusto vestito per la giornata. E questo perché egli è istruito e intelligente.
L'economia monetaria non è il tempo meteorologico, non è un fenomeno naturale inalterabile e tiranno.
I Bankieri Internazionali foraggiano tutte le TV del paese, tutti i cronisti economici, giornalisti finanziari e professori universitari per renderli simili a tanti meteorologi impagliati e/o telecomandati.
Ci bombardano con «bufere economiche», «tsunami nel mondo della finanza», «terremoto nel mondo del risparmio» «inondazioni del mercato delle valute estere» «fiammata dell'inflazione».
E' puro terrorismo mediatico, puro lavaggio del cervello.
L'Uomo può controllarla l'economia monetaria!
Noi dobbiamo per prima cosa liberarci dall'ottica di sudditanza con cui guardiamo gli eventi economici e finanziari che quotidianamente «imperversano i mercati» e distruggono le nostre vite.
Noi possiamo controllare le nuvole dell'economia, non siamo costretti a subirle!
Possiamo farlo noi il «clima monetario» che piu' ci serve. Basta con siccità o alluvioni causate ad arte nel giro di brevissimo tempo da bankieri privati e dai loro oscuri mandanti.
Occorre togliere lo scettro del potere di emettere moneta a questi pseudo sacerdoti delle Banche Centrali.
Attualmente facciamo la vita del piu' sottomesso contadino medioevale e cercando di barcamenarci tra una grandinata in pieno agosto e un inverno di siccità micidiale tiriamo avanti vivendo una vita misera mentre ci sono le condizioni e la concreta possibilità di cambiare l'ordine INNATURALE delle cose.
Dobbiamo renderci conto tutti che l'economia monetaria non è un fattore naturale, non è un evento dettato dalla Natura ma è una invenzione dell'Uomo. Uno strumento dell'Uomo PER l'Uomo, ossia per migliorare le condizioni di vita dell'essere umano e non per tenerlo in catene, ridurlo alla fame e alla miseria piu' nera, prigioniero in una gabbia psicologica di ignoranza e umiliazione.
Questo è quanto ora fanno i bankieri centrali, veri DEI del nostro tempo e del nostro mondo «occidentale».
Questi individui generano tempeste monetarie sui nostri campi con atti coscienti e ben determinate azioni di rovina economica per famiglie, imprese e intere Nazioni!
Noi poveri cittadini/contadini viviamo tutto ciò per colpa della nostra stessa ignoranza, sapientemente pilotata da IGB© e soci.
Chi sa tace, per convenienza o paura o rassegnazione.
«Piove.. governo ladro »
Maledicendo il governo di turno corriamo a ripararci sotto BOND, BOT e BENI IMMOBILI nella disperata e inutile corsa per non bagnarci. Tutte queste «strutture» però non offrono riparo sicuro, sono fallaci, pericolose e pericolanti, in soldoni: fanno acqua da tutte le parti.
Alcune, come i BOND, fondi ecc.. sono spesso luoghi di tragedie, specie quando crollano sotto il peso della pioggia copiosa schiacciando migliaia di famiglie in un colpo solo (CIRIO, ARGENTINA, PARMALAT ecc..).
Le altre «strutture»? BOT, CCT, CTP sembrano sicure e nel breve periodo lo sono senza dubbio ma paradossalmente sono piu' subdole per la comunità tutta. Infatti sono gli strumenti tramite i quali lo Stato si indebita verso un privato (che sia cittadino facoltoso, bankiere o contadino risparmioso poco cambia per la comunità nazionale) e che permettono l'attivazione di quel meccanismo di incremento del debito pubblico. Per pagare i soli interessi che «servono il debito pubblico» lo Stato aumenterà le tasse a TUTTI i cittadini.
Naturalmente resta sempre la «solidità del mattone». Peccato che le enormi masse di denaro «costrette» ad investire solo in un preciso mercato (quello della CASA, appunto) rappresentino una «anomalia» nel mondo degli investimenti (gli investimenti, come le semine contadine, vanno diversificati). In presenza di tale anomalia si verifica sempre una spinta verso l'alto dei prezzi del «prodotto» stesso (la «bolla immobiliare» oggi, la «bolla azionaria» ieri). Le richieste di credito bancario (mutui) generano inflazione a due cifre che viene nascosta solo grazie alla poco conosciuta tecnica della RISERVA FRAZIONARIA del sistema bancario.
Merita un discorso a parte l'investimento in oro e preziosi, che affronteremo in un prossimo articolo.
Quindi che fare? Rimanere rintanati in attesa che il tempo migliori?
In teoria c'è chi si potrebbe assumere l'incarico di «onesto meteorologo». Si tratta degli esperti di economia monetaria e politica, che però, purtroppo, preferiscono negare l'evidenza della truffa del Grasso Bankiere piuttosto che mettersi al servizio per il benessere della comunità nazionale. Anzi, ne ampliano e prolungano il potere attraverso i corsi di insegnamento che tengono nelle nostre università. I professori universitari sono paghi nel corpo e nello spirito di questa assurda e disumana situazione. Pancia piena, portafogli gonfio, ego tronfio.
Tengono un ruolo di aristocratico livello sociale. Riveriti e rispettati, perché mai dovrebbero mettersi in discussione, rielaborare TUTTA la loro conoscenza, il loro sapere della materia economica e, in pratica, della loro vita? Perché farlo? Per l'uomo di strada ? naaha!
Ecco quindi che il bankiere ha «campo» libero e, senza nessuna responsabilità nei riguardi del contadino proprietario di quel «campo», può fare il buono e cattivo tempo!
«E io pago»
E noi paghiamo le operazioni scapestrate e palesemente incoerenti dei «governatori» di quelle banche centrali trampolino per alte cariche istituzionali e subiamo i loro «errori» (e Sor Giorgio ringrazia).
Ogni problema che i politici CREANO con la loro incapacità e disonestà si tramuta in TASSE per noi cittadini/contadini !
Ogni mastodontica e ingiustificabile azione dei governatori centrali che si conclude con una tragedia economico/finanziaria si traduce in occasione per i politici di vendersi per coprire tale malefatta!
Continua a piovere ma noi abbiamo gli occhi fissi al cielo e non vediamo che alle nostre spalle IGB© se la ride. |