Chàvez dice che le Nazioni Unite andranno a Gerusalemme

By KIM GAMEL
Associated Press Writer
September 15, 2005, 11:05 PM EDT


NAZIONI UNITE - Il presidente del Venezuela Hugo Chàvez giovedì ha denunciato la guerra condotta dagli  U.S.A. in Iraq e ha detto ai leader mondiali che per questo dovrebbero prendere in considerazione l'idea di togliere il quartier generale  delle Nazioni Unite  dagli Stati Uniti.

Il leader di sinistra ha detto che il fatto che la guerra sia stata condotta senza l'autorizzazione delle Nazioni Unite ha dimostrato che Washington non ha nessun rispetto per l'organismo mondiale.

"Non ci sono mai state armi di distruzione di massa, ma l'Iraq è stato bombardato e nonostante le obiezioni dell'ONU è stato occupato e continua ad esserlo" ha detto Chàvez, le cui frequenti critiche nei confronti della politica degli U.S.A.  sembrano intensificarsi nel suo discorso all'Assemblea Generale al summit delle Nazioni Unite.

"Ecco perché noi proponiamo a questa assemblea che le Nazioni Unite lascino questo paese, che non è rispettoso delle risoluzioni di questa assemblea" ha detto.

Il fatto che  Saddam Hussein avesse armi di distruzione di massa è stata una delle principali giustificazioni a favore della guerra da parte dell'amministrazione del Presidente Bush, ma non ne è stata trovata nessuna.

Ai leader mondiali era stato chiesto di parlare per cinque minuti, e quando Chàvez ha superato il tempo a sua disposizione, il diplomatico addetto alla presidenza gli ha passato una nota indicante che il suo tempo era scaduto. Il leader venezuelano ha gettato la nota sul pavimento, e ha detto che se Bush aveva potuto parlare per 20 minuti alla sessione di apertura del mercoledì, avrebbe potuto farlo anche lui.

Alla fine, le osservazioni di Chàvez hanno riscosso quello che secondo gli osservatori è stato l'applauso più forte del summit.

I rapporti tra Chàvez e Washington stanno diventando sempre più tesi, sebbene gli Stati Uniti rimangano il principale acquirente del petrolio venezuelano.

Chàvez, che è uno stretto alleato del leader cubano Fidel Castro, ha accusato ripetutamente il governo U.S.A. di sostenere una congiura contro di lui e recentemente ha ipotizzando che Washington stia preparando l'invasione del suo paese.

I funzionari statunitensi negano risolutamente le sue affermazioni, ma hanno espresso preoccupazione circa lo stato di salute della democrazia venezuelana sotto Chàvez, che è stato eletto per la prima volta nel 1998 con l'impegno di una "rivoluzione" sociale per la maggioranza povera del paese.

Bush aveva già criticato il governo del Venezuela, dichiarando che la nazione sudamericana l'anno scorso "non era riuscita in modo dimostrabile" a fare lo sforzo concordato per bloccare le spedizioni di sostanze illecite  verso gli Stati  Uniti e l'Europa.

Il Venezuela avrebbe potuto essere sottoposto a un taglio degli aiuti da parte degli Stati Uniti, ma Bush ha deciso di sospendere la decisione per interessi di sicurezza nazionale.

Una dichiarazione della Casa Bianca sul Venezuela afferma che l'anno scorso nel paese sono circolate 165 tonnellate di cocaina e quantità sempre crescenti di eroina.

"Malgrado un aumento dei sequestri di droga nei passati quattro anni, la nostra valutazione è che il governo del Venezuela non è riuscito a contenere il crescente uso del territorio venezuelano per trasportare droga verso gli Stati Uniti" afferma la dichiarazione.

Al principio di Agosto, Chàvez accusò la DEA americana (N.d.T. orig: U.S. Drug Enforcement Administration) di usare i suoi agenti in Venezuela per spionaggio e disse che il Venezuela stava sospendendo la collaborazione con l'agenzia. L'amministrazione Bush respinse le accuse di spionaggio.

Quella di giovedì scorso si aggiunge alla lista delle dichiarazioni tra Stati Uniti e Venezuela.

Nel suo discorso, Chàvez, il cui paese è quinto nel mondo nell'esportazione di petrolio, ha anche avvertito che il mondo sta affrontando una "crisi energetica senza precedenti".

Chàvez ha esteso a commercio preferenziale di petrolio chiamato PetroCaribe a 13 paesi dei Caraibi in quello che lui definisce parte di un piano per opporsi al dominio economico USA della regione.

Secondo il piano, il  Venezuela venderà presto fino a  190,000 barili al giorno a paesi dalla Giamaica a Santa Lucia offrendo condizioni favorevoli e spedendo direttamente via nave per ridurre i costi. Questo aiuterebbe questi paesi a risparmiare milioni di dollari.

Chàvez ha detto che la sede ONU dovrebbe essere spostata da New York a una città internazionale "al di fuori della sovranità degli stati" e ha notato che alcuni hanno suggerito Gerusalemme.

"La nuova sede delle Nazioni Unite dovrebbe essere nel sud," ha aggiunto "dove si trovano la maggior parte delle nazioni in via di sviluppo".

Alla vigilia del summit, i 191 stati membri dell'O.N.U.  hanno concordato l'adozione di un documento che pone i primi passi verso gli obiettivi di sviluppo dell'ONU e riforma le Nazioni Unite.

Il Venezuela e Cuba sono stati gli unici due paesi a non esprimere un giudizio sul documento di 35 pagine, che dovrebbe essere adottato venerdì, al termine dei tre giorni di summit.

Chàvez ha detto che il documento è "illegale" in quanto inviato ai delegati venezuelani solo cinque minuti prima dell'inizio del  summit e stampato solo in inglese.

* __ Associated Press writer Ian James in Caracas, Venezuela, contributed to this report. Copyright 2005 Newsday Inc.


Chavez Says U.N. to Move to Jerusalem

By KIM GAMEL
Associated Press Writer
September 15, 2005, 11:05 PM EDT

UNITED NATIONS -- Venezuelan President Hugo Chavez denounced the U.S.-led war in Iraq on Thursday and told world leaders they should consider moving the U.N. headquarters out of the United States because of it.

The leftist leader said the fact that the war was fought without U.N. authorization showed that Washington has no respect for the world body.

"There were never weapons of mass destruction but Iraq was bombed, and over U.N. objections, (it was) occupied and continues being occupied," said Chavez, who appeared to step up his frequent criticism of U.S. policies in his speech to the General Assembly at a U.N. summit.

"That's why we propose to this assembly that the United Nations leave this country, which is not respectful of the very resolutions of this assembly," he said.

Allegations that Saddam Hussein had weapons of mass destruction were one of the main justifications by President Bush's administration for the war, but none have been found since the Iraqi dictator's ouster.

World leaders had been asked to speak for five minutes, and when Chavez kept talking, the presiding diplomat passed him a note that his time was up. The Venezuelan leader threw the note on the floor and said if Bush could speak for 20 minutes at Wednesday's opening session, so could he.

At the end, Chavez's remarks got what observers said was the loudest applause of the summit.

Relations between Chavez and Washington have become increasingly strained, though the United States remains the top buyer of Venezuelan oil.

Chavez, a close ally of Cuban leader Fidel Castro, repeatedly has accused the U.S. government of backing plots against him, and recently alleged Washington was preparing an invasion of his country.

U.S. officials strongly deny his claims but have expressed concerns about the health of Venezuelan democracy under Chavez, who was first elected in 1998 pledging a social "revolution" for the country's poor majority.

Bush criticized Venezuela's government earlier in the day, saying in a statement that the South American nation had "failed demonstrably" to make a concerted effort to block shipments of illicit narcotics to the United States and Europe last year.

Venezuela could have been subjected to a cutoff of U.S. assistance, but Bush decided to waive the provision because of national security interests.

A White House "statement of explanation" about Venezuela said 165 tons of cocaine moved through the country last year along with increasing quantities of heroin.

"Despite an increase in drug seizures during the past four years, it is our assessment that the government of Venezuela has not addressed the increasing use of Venezuelan territory to transport drugs to the United States," the statement said.

In early August, Chavez accused the U.S. Drug Enforcement Administration of using its agents in Venezuela for espionage, and said Venezuela was suspending cooperation with the agency. The Bush administration denied the espionage charge.

Bush's designation on Thursday adds to the growing list of issues between the United States and Venezuela.

In his speech, Chavez, whose country is the world's fifth-largest oil exporter, also warned that the world is facing "an energy crisis without precedent."

In a form of oil diplomacy, Chavez has extended a preferential oil trade deal called PetroCaribe to 13 Caribbean countries in what he says is part of a plan to challenge U.S. economic domination of the region.

Under the plan, Venezuela will soon sell up to 190,000 barrels of fuel a day to countries from Jamaica to St. Lucia, offering favorable financing while shipping fuel directly to reduce costs. It is expected to help those countries save millions of dollars.

Chavez said U.N. headquarters should be moved from New York to international city "outside the sovereignty of any state," and noted that some have suggested Jerusalem.

"The new U.N. headquarters has to be in the South," which is home to most developing countries, he added.

On the eve of the summit, negotiations from the 191 U.N. member states agreed on a watered-down document for world leaders to adopt that takes some initial steps to meet U.N. development goals and reform the United Nations.

Venezuela and Cuba were the only two countries to reserve judgment on the 35-page document, which is expected to be adopted on Friday when the three-day summit ends.

Chavez said the document is "illegal" because it was delivered to Venezuelan delegates only five minutes before the summit started and only in English.

* __

Associated Press writer Ian James in Caracas, Venezuela, contributed to this report.

http://www.newsday.com/news/nationworld/nation/wire/sns-ap-un-summit-venezuela,0,1710185.story?coll=sns-ap-nation-headlines