PARADOSSI SOCIALI

 

Le importazioni a prezzi bassi da Paesi a recente industrializzazione hanno l’importante effetto di far crescere il potere d’acquisto della moneta del paese importatore e, pertanto, ciascun cittadino ha il proprio denaro incrementato di valore.

A latere di tale effetto si ha la chiusura delle Aziende nazionali rese non competitive da tale concorrenza. La conseguente disoccupazione crea delle situazioni di instabilità nel sistema sociale.

Ciò perché per la maggioranza dei Cittadini il lavoro è l’unica fonte di reddito e la mancanza di lavoro porta alla miseria.

Tutto ciò accade perché da sempre si è considerato il lavoro il mezzo per i ricavi monetari per sopravvivere, addirittura sostenendo che il lavoro è un “diritto”.

Poiché le razionalizzazioni produttive, (macchine automatiche) tendono alla continua espulsione di lavoratori dal processo produttivo, a questo fenomeno si aggiunge oggi quello della chiusura abnorme delle Aziende per mancanza di competitività.

Con l’attuale filosofia sociale non vi è via d’uscita e quindi si prospetta una catastrofe economica.

Rudolf Steiner aveva già detto: la fonte della sopravvivenza deve essere diversa da quella del lavoro.

Sulla stessa posizione è l’Antropocrazia che prospetta l’esigenza della istituzione del Reddito di Cittadinanza Universale, per affrancare gli Esseri umani dal lavoro coatto e renderli disponibili a liberi lavori creativi.

Le risorse monetarie per fornire tali Redditi vanno prese dall’intera Massa Monetaria ammontante ad oltre 10 milioni di miliardi delle vecchie lire.

Ciò attraverso la datazione virtuale del denaro esistente ed emissioni monetarie per fornire i Redditi di Cittadinanza nonché le risorse per le spese pubbliche, in contropartita di decurtazioni annuali dell’8% dell’intera massa monetaria.

Ciò consentirà il riassorbimento graduale dei Capitali creati con il Signoraggio ed il trasferimento alla Comunità dei Cittadini del potere dell’emissione monetaria.

Tale procedimento è stato chiamato Fiscalità Monetaria che, non gravando sui prezzi e quindi sui Cittadini, rende possibile quell’azzeramento fiscale reddituale che renderebbe nuovamente competitivo il settore produttivo nazionale.

Fin quando la Cultura ufficiale non conseguirà queste convinzioni non vi sarà alcuna possibilità di validi rimedi.

Occorrerà capire bene che lo scopo delle Aziende è quello di creare prodotti di buona qualità a prezzi sempre più bassi e non quello di creare posti di lavoro.

Ciò rende ineluttabile la continua espulsione di lavoratori dalle Aziende a seguito delle razionalizzazioni produttive.

Per chi ha conseguito la facoltà di Pensare secondo realtà non si presenta nessun’altra soluzione come possibile.

Se le classi dirigenti non si decideranno ad accettare il Progetto Antropocratico saranno espulse dalla dinamica sociale a seguito delle catastrofi economiche che saranno provocate dal continuare ad insistere nei vecchi metodi di governo.

Per i Cittadini risulterà forse difficile entrare nella semplice logica dell’Antropocrazia, ma risulterà prima o poi inaccettabile che si debba vivere in miseria in un mondo di prodotti sovrabbondanti e a basso costo.

Nella Bibbia si dice: La terra è del Signore; oggi noi possiamo a ragione dire, la Terra, la Scienza e  la Tecnologia, sono di Tutti e, in quota di Ciascuno ed il Reddito di Cittadinanza è il concreto riconoscimento dei diritti derivanti.

Nicolò Giuseppe Bellia - Tarquinia, 29 aprile 2005