(di Nicolò Giuseppe Bellia – www.bellia.com)
Louis Even mostra come la vita sociale degli Esseri Umani si fonda da un lato sull’esistenza dei beni della natura e dall’altro sull’attività lavorativa e inventiva umana. Natura, lavoro e inventiva creano i beni che costituiscono i reali valori dell’economia. Il denaro come intermediario dello scambio dei beni è utile al processo economico e questo spiega come i cinque naufraghi si mettano nelle mani del banchiere. Ad una successiva approfondita analisi ai cinque naufraghi risulta evidente l’impossibilità di esistenza di sistemi economici basati su crediti onerosi e cacciano via dall’isola dei naufraghi il fraudolento Martin Golden che aveva spacciato loro della semplice carta per denaro fondandola sulla garanzia di un presunto tesoro aureo. A questo punto Louis Even innesta il concetto di “credito sociale” proposto da Douglas. Tale sistema è sostanzialmente uguale nelle ispirazioni al contenuto dell’Antropocrazia, a mio modesto avviso però, l’Antropocrazia è più pratica. Louis Even propone per l’isola dei naufraghi, dopo la cacciata dei banchieri, un sistema di contabilizzazione generale che certamente è poco pratico ed incontrollabile da ciascun cittadino, per cui qualsiasi manomissione fraudolenta nell’iter amministrativo resta impercepibile subito da parte dei partecipanti.
L’Antropocrazia avrebbe proposto in quella concreta situazione la creazione di segni monetari recanti ciascuno la firma di tutti e cinque i componenti (denaro infalsificabile). Mediante semplice riunione tra gli abitanti dell’isola, di fronte alle necessità di un membro sarebbe possibile soddisfarle con emissione monetarie aggiuntive paritetiche per tutti i componenti e con le firme di tutti. E’ ovvio che l’Antropocrazia, proprio nell’ipotesi che qualche membro possa restare, per ragioni soggettive od oggettive, privo di risorse, proporrebbe una stampa mensile di segni monetari per i membri per la piccola comunità, di valore paritetico, ai fini della certezza del diritto alla vita. Il cumularsi di tali emissioni potrebbe creare, nel tempo, una massa monetaria esuberante e addirittura di difficile conservazione, e per tale motivo i membri della piccola comunità potrebbero addivenire all’accordo sulla istituzione di una decurtazione percentuale mensile sui valori monetari “datati” per creare le contropartite per le emissioni al fine del reddito di sopravvivenza, ottenendo con ciò il risultato della stabilizzazione della massa monetaria entro limiti accettabili a giudizio dei partecipanti della comunità stessa.
A parte queste piccole differenze metodologiche (semplificazioni antropocratiche) il nucleo spirituale del discorso tra l’Antropocrazia ed il Credito Sociale portato avanti da Even è lo stesso. Per chi per anni ha portato nel proprio cuore l’anelito verso una Società che al contempo sia giusta ed anche efficiente, fa bene all’anima leggere le belle parole di Louis Even che mostrano una grande sensibilità umana ed un alto Spirito di Servizio che l’avvicinano moltissimo all’Antropocrazia.
Nicolò
Giuseppe Bellia
Tarquinia, 4
febbraio 2004, 18,57