(di Nicolò
Giuseppe Bellia – www.bellia.com)
L’Antropocrazia
è un progetto sociale corrispondente alle esigenze di ogni Essere
Umano.
Chi
esamina spassionatamente tale progetto trova in esso la descrizione di una
Società contenente tutti gli aspetti positivi dell’attuale Civiltà, con la
scomparsa di quelle aberrazioni che rendono a molti estremamente doloroso e
spesso tragico il rapporto con il sociale.
Se
si confronta il contenuto del Progetto Antropocratico con tutte le enunciazioni
costituzionali si constata che in esso è presente il meglio delle aspirazioni
sociali promesse da tutte le Costituzioni e mai realizzate a pieno nella
Storia.
Il
contrasto tra le enunciazioni politiche e la realtà di tutti i giorni è dovuto
alla impossibilità di realizzare gli ideali proposti dalle varie ideologie, a
causa di alcuni errori culturali che hanno causato, attraverso la loro
estrinsecazione legislativa, condizioni patologiche agli organismi
sociali.
Cominciamo
con l’esaminare il problema del valore del denaro.
In
tale campo dominano ancora concezioni derivanti dal passato tutte riassumibili
nel concetto che la moneta debba avere un valore intrinseco o quanto meno debba
essere garantita da istituzioni detenenti valori reali universalmente accettati
a copertura delle emissioni monetarie.
Tali
concezioni portano all’asservimento della vita economica a favore dei detentori
dei mezzi di garanzia del valore monetario.
Anche
se vari studiosi hanno evidenziato chiaramente che la moneta non è un valore
primario ma un valore mutuato dal valore delle merci esistenti sul mercato, e
con cui la moneta convenzionalmente viene scambiata, tuttavia nella pratica
delle emissioni monetarie da parte delle Banche Centrali, dotate di indipendenza
e quindi private a tutti gli effetti,
viene attuato l’errato principio che la fonte del valore è costituita dal
patrimonio di tali banche e che le emissioni sono di proprietà delle stesse che
addebitano coloro che ricevono il denaro, compresi gli Stati, del valore di
quanto stampato.
Ciò
porta a quel tragico fenomeno chiamato Debito Pubblico che innesca la conseguente tassazione sui
Cittadini per restituire il debito contratto con le banche di
emissione.
La
conseguenza di tale fatto è che nella formazione dei prezzi entra tale onere per
la qual cosa si ha il progressivo impoverimento generale e particolarmente di
coloro che non hanno risorse economiche autonome o rinnovabili, cioè i
Poveri.
In
quanto indicato va ricercata la principale causa della povertà e delle fatiche
di Sisifo dei vari Governi miranti alla sua eliminazione.
Il
problema sarà risolto quando la moneta sarà considerata di proprietà del
Popolo.
l'Antropocrazia
realizza tale esigenza indicando nelle emissioni per la fornitura del Reddito di
Cittadinanza ai Cittadini e dei mezzi monetari per la gestione della Struttura
Pubblica, come l’unica forma corretta e legittima di emissione
monetaria.
Quanto
al risanamento delle posizioni di illegittimo privilegio monetario scaturenti
dai comportamenti passati, l’Antropocrazia indica nella Fiscalità Monetaria non
solo quel mezzo capace di creare le contropartite per le emissioni monetarie, ma
anche come mezzo per il riassorbimento graduale di tutti quei capitali monetari
formatisi a seguito di ingiusti privilegi e non attraverso il confronto con il
Mercato.
Una
volta che ci si sarà convinti della validità del Progetto Antropocratico, si
perverrà anche alla convinzione che il Settore Economico dovrà essere lasciato
alla sua spontanea dinamica e dovrà essere escluso qualsiasi intervento esterno
ad esso.
Chi
pensa che lo Stato debba presiedere alle emissioni monetarie, anche riconoscendo
la proprietà popolare della moneta, ha ancora residui di statalismo di cui sarà bene che si
guarisca al più presto.
Ogni
regolazione estranea della vita economica porta ad essa dei carichi impropri che
la danneggiano con oneri ingiusti per i Poveri che sono privi di autonoma
difesa.
Molti
studiosi ancora pensano che la vita economica vada regolata artificialmente con
il meccanismo delle emissioni estemporanee di denaro.
Il
Progetto Antropocratico prevede un meccanismo automatico e sano come quello
dell’emissione monetaria per Reddito di Cittadinanza e per le Spese Pubbliche,
nonché della fiscalità monetaria che combinate insieme portano alla
stabilizzazione della Massa Monetaria globale su valori fisiologici per una sana
vita economica.
L’assurda
convinzione che l’inflazione dipenda dalla sovrabbondanza di circolazione
monetaria, dovrà essere al più presto abbandonata giacché il livello dei prezzi
dei prodotti di largo consumo dipende solo dai costi: nel libero mercato, cioè
in regime di libera concorrenza, i prezzi tendono costantemente a diminuire per
effetto dell’ingresso costante di nuove Imprese, a tecnologia sempre più alta,
la cui entrata sul mercato si giustifica solo con la fornitura di prodotti
migliori a prezzi inferiori di quelli preesistenti.
Una
volta che saranno eliminate tutte le pastoie e gli appesantimenti attuali il
mercato offrirà abbondanza di prodotti a prezzi sempre più
convenienti.
Le
eccezioni relative a beni rari o voluttuari sono irrilevanti rispetto al normale
mercato economico.
Chi
è entrato nello spirito del Progetto Antropocratico acquista presto la
convinzione che esso sia l’unica via d’uscita dall’attuale caotica situazione
sociale e se osserva attentamente gli eventi politici e sociali noterà presto
che la realtà si muove, da punti diversi, verso la realizzazione di tale
progetto, in forza di quanto la realtà andrà imponendo anche a coloro che sono
duri a capire.
Chi
ha fatto proprio lo spirito di tale Progetto ritrova in sé la speranza nel
futuro e si allontana dal tunnel della disperazione in cui finirebbe se non
trovasse la luce delle idee risanatrici contenute in tale
progetto.
Alla Speranza è necessario aggiungere un atteggiamento di fiducia nelle forze buone del Progresso ed una ferma ed amorevole determinazione a fare, nel proprio piccolo, quanto possibile per non aggiungere male al male.
I
Pensieri positivi agiscono beneficamente nell’atmosfera spirituale della Terra
ed aiutano coloro che non hanno la forza di uscire dalla disperazione e dallo
sconforto.
Ladispoli 7 ottobre 2000 7,27